Una realtà molto particolare. Evolutasi dalla floricoltura di produzione, tutt’ora operante, è un Garden che non dovrebbe avere il successo che invece ottiene.
Decentrato rispetto al nucleo abitato, collocato lungo una strada che porta il traffico dalle colline verso Faenza. Scarsamente visibile, soprattutto in primavera, quando i frutteti in vegetazione coprono la struttura, pertanto ci si trova di fronte all’ingresso solo all’ultimo momento. L’insegna sebbene fronte strada è poco percepibile se non quando ci si trova di fronte e fermi.
Il parcheggio è troppo a ridosso della struttura principale e non si capisce immediatamente che ne esiste un altro sul retro raggiungibile con qualche disagio nei momenti di punta.
La struttura è cresciuta come per molte realtà a pezzi e si affiancano alla serra principale, tunnel, tettoia e coperture di varia foggia a completamento di spazi che si sono evoluti nel tempo.
Ma allora? Perché interessante?
Per la capacità di scegliere i prodotti ma soprattutto di presentarli, per la capacità di proporre in una serra calda poche piante ma tante proposte di ambientazione.
Grande capacità nel scegliere il decor, con una sapiente definizione della collezione del momento. Una comunicazione elegante, quella attuata all’esterno, che pubblicizza eventi all’apparenza molto esclusivi e pertanto attrattivi, ma in realtà aperti a tutti. Insomma, sebbene carente in molti reparti, rispetto ad altri Garden Center è così unico da costituire un valido esempio di cosa un medio Garden Center può fare per essere vincente.
Il giudizio quindi, massimo, è ottenuto grazie a queste peculiarità: 4 stelle per l’esclusività, per l’unicità della proposta.